Il paradosso di Franck Andres

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Franck Andres
è un appassionato italo francese di misteri e esoterismo da più di trent’anni .
Una delle sue raccomandazioni più forti è il diffidare di santoni, maghi e di personaggi che si propongono come detentori di verità segrete e occulte. Ritiene poco attendibili anche molti personaggi televisivi noti per i loro documentari su UFO, alieni e sui presunti cacciatori di fantasmi. Questo perché ritiene che siano i peggiori distruttori di sogni. Il loro opportunismo uccide, sbeffeggia e umilia quello che di veramente autentico cerchiamo noi appassionati nei misteri.
Franck sostiene che il vero contatto col mistero potrebbe essere attendibile solo se sperimentato unicamente di persona.
Alcuni esempi interessanti. A volte ci può capitare di fare dei sogni speciali che hanno un qualche collegamento diretto con degli eventi della nostra vita che portano a delle esperienze o a delle coincidenze inspiegabili. Sognare una persona che non si vede da decenni per poi incontrarla il giorno stesso difficilmente può sembrare casuale. Avere una vecchia canzone in testa, magari poco conosciuta, per poi sentirla canticchiare dopo qualche metro da un altro passante è altrettanto curioso (salvo certi meccanismi comuni al mentalismo che possono portare allo stesso risultato, ad esempio la canzone trasmessa alla radio o nel centro commerciale mentre si è distratti).
Il fatto di essere vivi è già di per sé il mistero più incredibile. Quando ci affacciamo di persona sul mistero non ci sono dei mediatori e dei tramiti che pretendono di raccontarcelo: se capita un fatto straordinario agli altri e ce lo raccontano possiamo dubitare… Ma se capita a noi, abbiamo qualcosa di più concreto e credibile a prova che esiste qualcosa oltre la nostra realtà ordinaria.

Il paradosso di Franck Andres.
Consiste in una sua riflessione:
“Se noi, in un qualsiasi momento della nostra vita, ci dovessimo ritrovare faccia a faccia con un vero fantasma… Più che essere terrorizzati dovremmo essere felici. Questo perché avremmo finalmente la prova della vita dopo la morte.”
Quartu Sant’Elena, 17 Gennaio 2000

 

Immagine presa da:
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